Scenario Canada

Canada – consumo e mercato del vino, dati 2016/17

Fonte: I numeri del vino

Anche nel 2017 il mercato canadese continua a mostrare una crescita sana  e costante del mercato del vino. Le vendite di vino annue per l’anno  terminante marzo 2017 sono cresciute del 3% con un +2% in volume e 1% in  prezzo mix. Le tendenze chiave di questo mercato moderno ed evoluto  (basti pensare che stiamo parlando di un valore medio al dettaglio di 14  dollari canadesi al litro, che sono circa 9 euro) restano quelle degli  anni scorsi: il vino cresce in proporzione al resto delle bevande  alcoliche, all’interno del segmento le categorie vincenti sono gli  spumanti e, in minor misura, vini bianchi e rosati. Anche se i vini  rossi sono oltre la metà del totale consumato (a valore e volume), di  questo passo in un paio d’anni potrebbero scendere sotto il 50%.  Passiamo all’analisi dei dati. 

Il vino italiano cresce in Canada, suo quinto mercato

Fonte: winenews

È in salute e cresce, almeno in valore, il vino italiano in Canada, quinto mercato straniero di riferimento per le cantine del Belpaese. Un mercato, che, però, per certi versi, segue le stesse dinamiche degli Usa, con l’Italia enoica primatista nel 2017 tra i fornitori, con 515 milioni di dollari (21% del totale importato) per 80 milioni di litri (19%), con una crescita del 71% in valore negli ultimi 10 anni, e una prima parte del 2018 che vede le spedizioni italiane crescere in valore, e perdere in volume, e la Francia, principale competitor, correre più velocemente. A dirlo i dati di Statistics Canada, elaborati dall’Ice per WineNews. Nei primi 8 mesi del 2018, infatti, le esportazioni italiane sono cresciute del 6,5% in valore, a 347,5 milioni di dollari, mentre sono diminuite del 3,4% in volume, a 51,2 milioni di litri. Di contro, nello stesso periodo, la Francia visto crescere del 14% il valore delle esportazioni, a 368,3 milioni di dollari, superando il Belpaese, e del 7,7% quello dei volumi, a 41,3 milioni di litri. Un mercato dove, anche per la logica vicinanza geografica, sono fortissimi anche gli Usa, saliti a quota 336,2 milioni di dollari (+6,1%), a fronte di una leggera perdita in volume, a 40 milioni di litri (-2,3%).

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